Protocollo Covid e piano vaccinale aziendale

 

È stato firmato ieri  dalle parti sociali, alla presenza dei ministri del Lavoro  Orlando e della Salute Speranza, il nuovo “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”.

Il “protocollo Covid” in gran parte conferma le misure già in vigore dal 24 aprile 2020 ribadendo come lo smart working sia un utile strumento di prevenzione del contagio da Covid anche nelle fasi di ripresa progressiva delle normali attività. Una novità riguarda i lavoratori risultati positivi al Covid, i quali dopo il 21esimo giorno di positività saranno riammessi sul posto di lavoro solo dopo un tampone negativo (molecolare o antigenico) effettuato in una struttura accreditata presso il servizio sanitario pubblico. Viene ribadito inoltre l’obbligo di mascherine negli spazi condivisi oltre che la distanza di almeno un metro tra le persone.

La novità più importante consiste nell’emanazione del “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro”. La vaccinazione sarà volontaria e la somministrazione del vaccino è riservata ad operatori sanitari in grado di garantire il pieno rispetto delle prescrizioni sanitarie adottate per tale finalità e in possesso di adeguata formazione per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 e viene eseguita in locali idonei che rispettino i requisiti minimi. Per l’attività di somministrazione del vaccino il medico competente potrà quindi avvalersi di personale sanitario in possesso di adeguata formazione. 

In alternativa alla modalità della vaccinazione diretta, laddove i datori di lavoro intendano collaborare all’iniziativa di vaccinazione attraverso il ricorso a strutture sanitarie private, possono concludere, anche per il tramite delle Associazioni di categoria di riferimento o nell’ambito della bilateralità, una specifica convenzione con strutture in possesso dei requisiti per la vaccinazione, con oneri a proprio carico, ad esclusione della fornitura dei vaccini.

Ulteriore possibilità, nel caso in cui i datori di lavoro non siano tenuti alla nomina del medico competente ovvero non possano fare ricorso a strutture sanitarie private, è quella di avvalersi delle strutture sanitarie dell’INAIL. In questo caso, trattandosi di iniziativa vaccinale pubblica, gli oneri restano a carico dell’INAIL.

Se la vaccinazione viene eseguita in orario di lavoro, il tempo necessario alla medesima è equiparato a tutti gli effetti all’orario di lavoro. Nel documento si prevede inoltre che i costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali, ivi inclusi i costi per la somministrazione, sono interamente a carico del datore di lavoro, mentre la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi) e la messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e degli strumenti per la registrazione delle vaccinazioni eseguite è a carico dei Servizi Sanitari Regionali territorialmente competenti.

Il protocollo stabilisce che dovrà essere il medico competente a fornire ai lavoratori adeguate informazioni sui vantaggi e sui rischi connessi alla vaccinazione e sulla specifica tipologia di vaccino, assicurando inoltre l’acquisizione del consenso informato del soggetto interessato, il previsto triage preventivo relativo allo stato di salute e la tutela della riservatezza dei dati.

Clicca qui per scaricare i protocolli:
Protocollo condiviso misure Covid-19 negli ambienti di lavoro 06.04.2021
Protocollo_vaccinazioni_Covid_luoghi_lavoro

Estintek ha provveduto anche ad aggiornare la procedura Covid da applicare in azienda alla luce delle nuove disposizioni.
Il file va recepito e compilato a seconda della situazione esistente all’interno della propria realtà aziendale.
Siamo eventualmente a disposizione per eseguire un sopralluogo e supportarvi nella compilazione dello stesso.

Clicca qui per scaricare il file da compilare:

Procedura emergenza COVID-19 – 06.04.2021

protocollo covid
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